“Il vuoto decide le sorti del pieno”. Iacopo Celebrano mi spiega così i canoni della sua concezione artistica. Nell’assidua ricerca della perfezione tecnica, il giovane studente classe ‘98 vede nell’esercizio del disegno un’operazione attraverso cui costruire. Proprio come costruzioni caratterizzate da un equilibrato incastro di linee e forme, i suoi lavori si distinguono per ricerca scientifica e rigore lineare.
L’opportunità per allenare il suo talento da illustratore è offerta dall’acquarello. Qui non sono ammessi imperfezioni, sbavature e nemmeno le cosiddette antipatiche “barbe”, ma solo tratti puliti.
Iscritto al primo anno della Scuola Internazionale di Comics di Padova, a Iacopo basta solo una matita, un po’ d’inchiostro e d’acquarello per far nascere un lavoro come “NY DEPT”. L’immagine, pensata come studio di copertina per album di fumetti o film, abbraccia una realtà guardata come sotto una lente d’ingrandimento. “Mi piace rendere plausibile ciò che disegno, anche se non è realistico”: l’oggetto, secondo il giovane artista, deve essere funzionale nella sua essenzialità materica.

“NY DEPT”

“Maintenance”
Non solo scienza, ma anche fantascienza. Molecole, creazione genetica, tecnologia avanzata, esoscheletri e super-uomini. Iacopo Celebrano si cimenta nella concept-art, elaborando composizioni definite dall’analisi anatomica della figura umana. È il caso di “Maintenance”: questi esseri, in fondo, si rifiutano di essere gli sterili risultati di un esperimento. C’è forse la speranza di instaurare finalmente una relazione umana?
La violenza del soldato super-uomo è davvero ciò di cui ha bisogno l’umanità? La figura femminile, “Mirrorless” rivendica la sua identità e il diritto di non dover ostentare a tutti i costi il suo valore. Cerca se stessa nello sguardo dello spettatore, stanca di assumere maschere per sopravvivere.

“Mirrorless”
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