“Ho deciso di affrontare me stesso”: Alberto Alborghetti, diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, trova nella creazione artistica un mezzo attraverso cui raggiungere e far emergere la propria sfera emotiva. L’intera produzione del giovane pittore, classe ’91, esprime l’incessante conflitto interiore tra razionale e irrazionale, tra tecnica ed estro, tra controllo e sperimentazione.
La serie dedicata ai bonsai costituisce per l’artista un primo compromesso: l’impulsività si prende il suo spazio, anche se succube della forza della logica. Conscio e inconscio coesistono nello stesso lavoro, ma rimangono circoscritti ognuno all’interno della propria zona, senza capacità di dialogo. Come in “Serie bonsai n.1”, il segno grafico e rigido del tronco prevale sul rapido sfumato a carboncino della fronda dell’albero che, come un’emozione, rimane inafferrabile.

“Serie bonsai n.1”
Il solido criterio, fatto di metodo e di grafismo, tiene sotto controllo le reazioni e impedisce la piena manifestazione degli stati emotivi, da cui potrebbero sfociare le incertezze di ciò che è ignoto. Attraverso la sua ricerca introspettiva, Alberto cerca di avvicinarsi a se stesso con cicli di ritratti e autoritratti, concepiti per trovare la parte più inibita e contenuta di sé. “Serie autoritratti n.6” rappresenta il dualismo interiore del ragazzo che, con un’immagine speculare dal forte impatto visivo, taglia in due il supporto nel tentativo di un contatto che, però, mantiene la distanza.

“Serie autoritratti n.6”
Per vedere l’intera produzione visualizza la gallery